Cardito. “Siamo nella fase acuta del trauma, quindi lasciamo parlare la bambina, cercando di non suscitarle sentimenti sgradevoli, ma anche essere in grado di risponderle, perché ai bambini non bisogna dire bugie”, dichiara Carlo Barbati a un’intervista rilasciata al Mattino.
Lo psicologo, nonché uno dei membri dell’equipe di sostegno psicologico che sta seguendo Noemi, la piccola di otto anni picchiata brutalmente da Tony Essoubti, spiega l’approccio che il team dell’Ospedale Santobono sta usando con la bimba.
Attualmente Noemi è ricoverata e sta guarendo velocemente dai traumi fisici. Ma per quelli psicologici bisognerà attendere ancora e valutare attentamente le sue riposte. Pochi i dettagli che emergono dal percorso psicologico della piccola. Noemi ha superato, per il momento, lo choc verbale e chiede al personale medico gnocchi e cotolette come pasto.
“Ora parla tantissimo – spiega Barbati – ma ogni caso è a sé. Potrebbe essere un segnale positivo, oppure indice di un cercare di rallentare l’elaborazione del trauma. Le richieste di cose buone? Sembra una richiesta di accudimento primario ma potrebbe anche essere segno di un desiderio di tornare alla normalità. Anche questo va interpretato col tempo”, conclude lo psicologo.