Sono stati fermati i due presunti responsabili dell’omicidio di Agostino Di Fiore, il 28enne ucciso a Coroglio la scorsa notte. Ieri sera, come riporta il mattino, sono stati identificati due giovani che avrebbero ucciso Di Fiore. Si tratta di Francesco Esposito, 20 anni, pregiudicato e un minorenne. Entrambi sono residenti nella zona del Pallonetto di Santa Lucia. Devono rispondere di omicidio volontario.
Agostino ha incrociato due ragazzini spietati che lo attendevano per regolare un conto aperto qualche ora prima per futili motivi in discoteca. Il 28enne residente a Scampia aveva trascorso lì la notte tra domenica e lunedì. Una serata normale in discoteca passata tra musica e qualche drink. Ma qualcosa improvvisamente va storto.
Agostino incrocia sui suoi passi due bulli e – per motivi futili ancora in corso di accertamento (forse, come spesso accade, far scattare la lite ci sarebbe un complimento a una ragazza) – si accende un litigio. Volano parole pesanti, fino a quando giunge un sinistro avvertimento: «Non finisce qua. Ti aspettiamo fuori…». Di Fiore probabilmente non dà peso all’esplicita minaccia di quelli che considera due ragazzini. E sbaglia. Passano un paio d’ore, sono quasi le cinque del mattino quando il giovane esce dal locale. Ed è lì fuori che accade l’incredibile.
Il 28enne ritrova lì fuori i due che iniziano ad aggredirlo. Agostino sale a bordo della sua 500 Sx nera, forse intimorito dalla brutalità di quegli atteggiamenti ingrana la marcia e rischia di investirne uno. E’ in quell’istante che spunterebbe una pistola ed è in quel momento che vengono esplosi tre colpi in aria. Vistosi in pericolo, Di Fiore compie una seconda manovra azzardata, e stavolta cerca di investire l’aggressore armato; ma nella concitazione la manovra lo porta a schiantarsi contro il muro di cinta di un palazzo. A quel punto il killer non fa altro che avvicinarsi all’auto e puntare la pistola contro il 28enne. Diversi colpi d’arma da fuoco che non lasciano scampo ad Agostino. I due poi si dileguano a bordo di uno scooter.
C’è però un particolare che ha agevolato le indagini. Sulla scena del crimine ci sono due agenti in borghese della questura.
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