20 settembre 2024

Giugliano, omicidio Tripicchio: la terza faida di Scampia cominciĆ² in via San Vito

A Giugliano cominciĆ² la terza faida di Scampia tra gli girati dei “Vanella Grassi” e gli “Abete-Abbinante-Notturno“. Una scia di sangue nata in via San Vito, al confine con Melito, e finita tra le case popolari del Lotto G. Il bilancio finale fu di 27 omicidio. Il primo, che accese la miccia, fu quello di Rosario Tripicchio, 31 anni. Il motivo: il controllo di una delle piazze di spaccio piĆ¹ redditizie dell’area nord di Napoli.

Dopo sei anni ĆØ stata fatta luce su quella mattanza di camorra. La Procura di Napoli ha messo a segno otto arresti, tra mandanti ed esecutori. A uccidere Tripicchio, a Giugliano, sarebbero stati Arcangelo Abbinante e Salvatore Baldassarre. E’ il 2012, la tensione ĆØ alle stelle. Uomo vicinoĀ ai Pagano ed ex luogotenente di Antonio Bastone, Tripicchio si “gira”Ā e passa dalla parte deiĀ Vanella-Grassi. Bastone non ne ha la certezza, subodora qualcosa, ma vuole vendicarsi lo stesso: durante la sua detenzione, infatti, Tripicchio lo ha fatto fuori dagli affari grossi della droga e si ĆØ preso piĆ¹ spazio del dovuto.

CosƬĀ istiga Abbinante a farlo fuori.Ā Abbinante e Baldassarre seguono Tripicchio, vengono a conoscenza di dove si nasconde e si appostano all’esterno della palazzina di via San Vito: lo freddano a colpi d’arma da fuoco il 5 gennaio, il giorno prima dell’Epifania. Tripicchio esce, prova a rifugiarsi in una pizzeria, ma viene raggiunto da una raffica di proiettili. I militari della Compagnia di Giugliano troveranno sul posto piĆ¹ di dieci bossoli.

A dare conferma di questo retroscena ĆØ stato il pentito Gianluca Giugliano: ā€œSo, per averlo saputo da Roberto Manganiello, quando facemmo pace nel febbraio- marzo 2012, che anche lā€™omicidio di Rosario Tripicchio veniva dalla mano delle famiglie Abete e Abbinante. Arcangelo Abete allora era detenuto e reggenti erano Arcangelo Abbinante e Mariano Abete. Non so da chi Manganiello seppe di questo omicidio e non mi disse chi aveva sparato. Al 5 gennaio il Lotto G era della Vanella Grassi e dei Leonardiā€.

La risposta dei “girati” non tarda ad arrivare. Roberto Ursillo, parente e affiliato ad Antonio Bastone, viene ucciso a Chiaiano nelĀ settembre 2012 da un commando della ā€œVanella Grassiā€. I killer lo seguonoĀ nel traffico mentre ĆØĀ alla guida di una vettura e dopo averlo affiancato lo crivellano di colpi. Pochi giorni dopo, il 22 settembre 2012, gli ā€œAbete Abbinante Notturnoā€ pianificano la controrisposta conĀ lā€™omicidio di Ciro Barretta, ovvero di colui che dopo avere cacciato Antonio Bastone e i suoi familiari aveva preso il controllo del lotto G.

 

 

Post correlati

Torna in alto