20 settembre 2024

Dati a sorpresa, Napoli piĆ¹ “sicura” di Milano: al Sud meno scippi e furti in casa

Lontanissime e distanti. Milano e Napoli restano le due cittĆ  simbolo di un’Italia spaccata in due. Due realtĆ  diverse per qualitĆ  di vita. Vale a dire – secondo le recenti statistiche realizzate da Il Sole 24 – per lavoro, ricchezza e consumi, giustizia, tempo libero, cultura e servizi. Ma le due aree metropolitane sono davvero cosƬ diverse al netto di pregiudizi e luoghi comuni?

La classifica consegnata dal quotidiano economicoĀ fotografa una situazioneĀ impietosa: Milano si piazza all’ottavo posto in Italia. Napoli al 107, quasi fanalino di coda (peggio fanno solo Caserta, Reggio Calabria e Taranto). I dati perĆ² vannoĀ maneggiati con curaĀ e presi in considerazione anche in relazione ai singoli parametri usati dalla statistica. CosƬ, se per Pil Pro Capite, l’abisso di ricchezza ĆØ enorme (16mila euro di media di un napoletano contro i 46mila di un milanese), il confronto si fa meno impietoso se siĀ valuta uno dei temi caldi che contrassegna da sempre Napoli nell’immaginario collettivo: la sicurezza. Ma andiamo con ordine.

Ricchezza e consumi. Lo abbiamo detto e anticipato: un napoletano “campa” – per usare un eufemismo tipicamente partenopeo – con circa 16mila euro annui; un milanese ne guadagna 46mila. Il divario economico si percepisce anche nei depositi bancari: al mese, negli istituti napoletani, in media vengono versati 9961 euro, a Milano 73mila. Significa che nella capitale del Nord si risparmia molto di piĆ¹, mentre nella capitale del Mezzogiorno assai di meno. Il motivo?Ā Se i redditi sono inferiori al Sud, la propensione al consumo si ridurrĆ . Keynes docet.Ā E leĀ differenze consistenti si percepiscono anche sul fronte delle pensioni: a Napoli un anziano si arrangia, in media, con 753 euro al mese, a Milano con 1162.

Lavoro e innovazione. Altra nota dolente ĆØ il lavoro. Nell’area metropolitana di Napoli il tasso di occupazione giovanile ĆØ solo al 39 %, a Milano al 68 %. Significa, tradotto in soldoni, che piĆ¹ della metĆ  degli under 29 napoletani sono a spasso, o sbarcano il lunario con lavori a nero. La forbice tra le due cittĆ  non si assottiglia neanche se si considerano le quote di export e la presenza di start-up, indice fondamentale per valutare la vivacitĆ  e la competitivitĆ  di un tessuto economico e imprenditoriale. A Napoli l’export costituisce l’11 % del PIL, a Milano il 26 %. Le start-up, nel capoluogo campano, sono appena lo 0,9 % ogni 1000 societĆ  di capitale; nel capoluogo lombardo il 3,2.

Ambiente e Servizi.Ā La distanza diventa meno abissale quando si parla di servizi e ambiente. Sulla banda larga – fondamentale per la crescita economica – Napoli supera addirittura Milano (l’82 % della popolazione ĆØ coperta con banda larga contro il 32 % dei milanesi). Da prendere con le pinze la spesa in farmaci (451 euro in media di un napoletano contro i 465 di un milanese): in questo parametro incidono stili di vita e fattori culturali. Lo scarto del Welfare si percepisce invece nella spesa pro capite degli enti locali per le fasce piĆ¹ deboli (minori, anziani e disabili): a Napoli si spendono appena 11 euro contro i 102 di Milano. Dato significativo anche l’emigrazione ospedaliera, che rivela la qualitĆ  della sanitĆ  locale: a Napoli il 6,1 delle dimissioni dopo un ricovero avviene in regioni diverse, a Milano il 3,7. Tradotto: ĆØ piĆ¹ probabile che un napoletano preferisca o sia costretto a ricoverarsi in una struttura ospedaliera fuori dalla Campania per curarsi piĆ¹ di quanto non lo faccia un milanese.

Cultura, tempo libero e partecipazione. Napoli vince il confronto con Milano sulle librerie: ne vanta 8,1 ogni 100mila abitanti contro le 7,3 di Milano. Male nel capoluogo campano le sale cinematografiche: Milano ne ha quasi un terzo in piĆ¹. Quasi in pareggio le due capitali sul fronte dei ristoranti e deiĀ bar (509 per 100mila abitanti a NapoliĀ contro i 548 all’ombra della “Madunina”).Ā Ma Milano bissa Napoli per numero di eventi e spettacoli: 49 ogni 100mila napoletani e 100 nel capoluogo lombardo. Gli indicatori, in questo caso, misurano la vivacitĆ  culturale di entrambe le cittĆ  senza considerare le iniziative spontanee e non registrate, la movida e il tempo trascorso all’aria aperta.

Demografia e societĆ . A Napoli non si fanno piĆ¹ figli che a Milano. Anche questo luogo comune puĆ² essere sfatato: per 1000 abitanti, all’ombra del Vesuvio ne nascono ogni anno 9, a Milano 8,4. Il tasso di natalitĆ  che ha sempre differenziato il Nord e il Sud del Paese si appiattisce su tutto lo Stivale per ragioni sociali e demografiche. Resta drammatico il saldo migratorio interno (la differenza tra chi lascia la cittĆ  e chi invece vi entra): a Napoli, ogni 1000 abitanti, 4 vanno via,Ā a Milano quasi due in piĆ¹ giungono in cittĆ .Ā Consola il “pareggio” del numero dei laureati per provincia (69 ogni 1000 abitanti a Napoli contro i 71 a Milano). E al Nord tanti sono di origine meridionale.

Giustizia e sicurezza. Veniamo al puntoĀ piĆ¹ dolente: la criminalitĆ . Napoli ĆØ la capitale di Gomorra, delle Vele di Scampia, degli agguatiĀ e del crimine organizzato. Scippatori in scooter e rapinatori di coppiette sembrerebbero all’ordine del giorno e camminare in cittĆ  per un turista sarebbe pericoloso. E’ davvero cosƬ? Secondo la classifica stilata da Il Sole 24, a Milano, in effetti, si calcolano, in media, la metĆ  delle rapine commesse a Napoli (116 ogni 100mila abitanti contro i 213 che si consumano nella capitale del Mezzogiorno). Ma Milano triplica il datoĀ di Napoli per scippi e borseggi:Ā 873 contro i 281 ogni 100mila partenopei. C’ĆØ da dire, ovviamente, che si considerano soltanto gli episodi criminosi regolarmente denunciati alle forze dell’ordine. Il luogo comune perĆ² ĆØ sconfessato: a NapoliĀ si corre meno rischio di essere vittima di uno scippoĀ che a Milano. E cosƬ ĆØ anche per i furti in abitazione: 137 contro i 545 della cittĆ  lombarda. Gli appartamenti milanesi sono meno “sicuri” di quelli partenopei. Sullo stesso piano truffe e frodi informatiche (a Napoli si rifilano “pacchi” come a Milano). Nel capoluogo campano sono meno sicure le autovetture: se ne rubanoĀ 523 ogni 100mila persone mentre a Milano 310.

Il bilancio. Insomma, le differenze esistono e resistono. Gli indicatori macroeconomici continuano a rivelare un fossato tra le due metropoli che ĆØ lungi dall’essere colmato. La questione meridionale ĆØ passata in secondo piano nelle agende politiche ma i fatti che ne hanno determinato la nascita e lo sviluppo restano. C’ĆØ altresƬĀ da scardinare dall’immaginario collettivo qualche luogo comune di troppo. Complici le ondate migratorie, la cittĆ  meneghina non ĆØ cosƬ sicura come appare nelle narrazioni dei media e la diffusione della microcriminalitĆ  costituisce un problema di ordine pubblico piĆ¹ che a Napoli. A dirlo, questa volta, sono i dati ufficiali.Ā 

A cura di Marco Aragno

TUTTI I DATI DELLE DUE CITTA’ A CONFRONTO QUI

 

 

 

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