Scorte di beni di prima necessità nei supermercati del Nord e rivendita al dettaglio al Sud. Sarebbe questo uno dei metodi usati dalla camorra per riciclare i soldi sporchi. Un’inchiesta è stata parte infatti dalla Procura di Milano per riciclaggio ed estorsione. Al momento sono coinvolte una trentina di persone.
Si tratta – come riporta TgCom24 – di uomini che provengono dalla Campania e agiscono sempre nella stessa maniera: dopo aver percorso di notte chilometri di autostrada con i camion vuoti – noleggiati pagando in contanti -, si presentano all’orario di apertura davanti l’ingresso dei supermercati o dei centri commerciali della periferia milanese. Una volta entrati, si dirigono nei corridoi riservati alle offerte e riempiono i carrelli di beni di prima necessità che poi rivendono al Sud al dettaglio, come pannolini e latte in polvere.
Spesso sui prodotti c’è scritto chiaramente il limite di confezioni da acquistare. Questo però a quanto pare poco importante: se qualcuno fa storie partono le minacce. I pagamenti avvengono solo ed esclusivamente in contanti. Tutto viene fatto in regola e, nel caso di un controllo della polizia Stradale, basta mostrare lo scontrino fiscale per giustificare gli acquisti e proseguire dritti verso Sud.
La strategia perfetta e studiata a tavolino ha comunque insospettito il sostituto procuratore di Milano Maurizio Ascione, che ha avviato le indagini per capire se dietro questi maxi acquisti si nasconda la macchina della criminalità , che ripulisce in questo modo il denaro sporco incassato con le attività illecite.