Si è dimesso Antonio Poziello dalla carica di consigliere comunale. Eletto tra le fila della minoranza, l’ex sindaco di Giugliano ha rinunciato allo scranno in consiglio in vista dell’interrogatorio preventivo che dovrà affrontare a novembre, davanti al Gip di Napoli Nord, in qualità di indagato nella maxi-inchiesta Teknoservice.
Giugliano, inchiesta Teknoservice: Poziello si dimette da consigliere comunale
Si tratta della seconda conseguenza politica innescata dall’indagine sul giro di mazzette e favori che riguarderebbe l’appalto per la raccolta rifiuti a Marano e Giugliano. Solo sabato scorso, infatti, era stata resa nota l’autosospensione del sindaco Nicola Pirozzi, anche lui indagato, dal Partito Democratico. Oggi invece ha deciso di rassegnare le dimissioni Poziello. Entrambi rischiano di essere sottoposti alla misura degli arresti domiciliari dopo l’interrogatorio preventivo che si terrà in Procura nelle prossime settimane: il gip dovrà pronunciarsi sulla richiesta formulata dal Pm così come previsto dalla nuova riforma Nordio.
Poziello, secondo l’accusa della Procura, nel 2020 avrebbe stipulato un accordo corruttivo con il provveditore generale alle opere pubbliche D’Addato e i vertici di Teknoservice affinché il primo, dietro somma di danaro, si adoperasse per l’aggiudicazione della gara a favore della ditta. Quest’ultima avrebbe poi dovuto sostenere Poziello alle elezioni amministrative del 2020 nonché gestire alcune assunzioni ma soprattutto versare una somma di denaro. Quelle di Antonio Poziello sono le seconde dimissioni che travolgono il consiglio comunale di Giugliano dopo quelle di Paolo Liccardo, indagato invece nell’inchiesta Anthares per una presunta tangente da 15mila euro. Al posto dell’ex sindaco subentrerà, in consiglio, Giuseppe Di Girolamo.