Rapina al centro scommesse, 11 anni di sconto ai fratelli Russo di Secondigliano

Non sarebbe stata una rapina, ma truffa e violenza privata quella commessa ai danni di un’agenzia di scommesse in Abruzzo. Per questo motivo i fratelli Russo, Giovanni e Luca hanno avuto uno sconto di pena dai giudici di quasi 11 anni dopo il processo.

Rapina al centro scommesse, 11 anni di sconto ai fratelli Russo. I fatti

Giovanni e Luca Russo avevano scommesso su un evento sportivo virtuale per un importo di euro 1.500 senza mai pagarne il costo. Terminato l’evento con esito perdente, i due erano usciti dal locale ma venivano rincorsi dal terminalista dell’agenzia. Quest’ultimo si era poi aggrappato all’auto dei due fratelli di Secondigliano, ma uno dei due aveva abbassato il finestrino per sferrare un pugno al dipendente, facendolo rovinare al suolo e riuscendo solo così a guadagnare la fuga.

Oggi Corte di Appello di l’Aquila ha accolto le richieste dei legali di Russo Giovanni, Avv. Angelo De Falco dello studio Legale Gallina e Avv. Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, e di Russo Luca (difeso dall’Avv. Angelo De Falco), ribaltando la sentenza di prime cure.

I Giudici di secondo grado hanno escluso la rapina e hanno riqualificato il fatto in truffa e violenza privata, rimodulando la pena a soli anni 3 di reclusione per entrambi, decurtando quindi 6 anni e 8 mesi a Giovanni Russo (attualmente agli arresti domiciliari per altra causa) e 4 anni e 3 mesi di reclusione a Luca.

La richiesta dell’accusa

Russo Giovanni e Russo Luca erano stati portati a processo con l’accusa di rapina impropria pluriaggravata e condannati rispettivamente ad anni 9 e mesi 8 di reclusione e ad anni 7 e mesi 3 di reclusione dal Gup di Teramo Dott. Marco Procaccini in sede di abbreviato.

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