A Somma Vesuviana, nel napoletano, i carabinieri hanno fermato i lavori di un’azienda che interrava rifiuti per guadagnare spazio e ampliare i capannoni, causando l’inquinamento del sottosuolo. Domenica mattina, una pattuglia locale, percorrendo le strade della città situata nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio, ha notato l’attività di alcuni mezzi pesanti. Dal terreno emergeva una notevole quantità di rifiuti.
Somma Vesuviana, rifiuti interrati per ampliare capannoni di una ditta: area sequestrata
La movimentazione del terreno è stata immediatamente interrotta e sul posto sono arrivati anche i carabinieri forestali di Ottaviano. Gli accertamenti hanno rivelato che erano in corso lavori di ampliamento dei capannoni di una ditta di lavorazione dei metalli. Nel terreno erano stati sepolti rifiuti speciali non pericolosi, ferro, materiali di demolizione e miscele bituminose accumulati nel tempo.
L’area, grande circa 10mila metri quadrati, è stata posta sotto sequestro. Sono stati denunciati per gestione e smaltimento illecito dei rifiuti l’amministratore unico della società, un architetto, un imprenditore e un operaio.