Scontro De Luca-Meloni, il governatore: “Performance studiata. Si è inventata l’accusa di sessismo”

Torna ancora sulla polemica a distanza con Giorgia Meloni. Nel suo consueto appuntamento in diretta del venerdì, il governatore campano replica punto per punto a tutte le accuse mosse dalla premier in questi giorni dopo il caso del saluto scambiato tra i due prima dell’inaugurazione del nuovo centro sportivo. “Inadeguata al ruolo che ricopre. La performance è stata studiata a tavolino”.

Scontro De Luca-Meloni, il governatore: “Performance studiata a tavolino. Si è inventata l’accusa di sessismo”

“Quella della Meloni a Caivano è stata “una performance un po’ volgare studiata a tavolino. Ha fatto tutto lei. Abbiamo avuto la conferma di una sensazione di inadeguatezza della presidente del Consiglio per il suo ruolo, è presidente del Consiglio a sua insaputa”, ha dichiarato De Luca. “Forse non ha capito – aggiunge – che rappresenta tutti gli italiani e si trova in una istituzione un po’ diversa da una sezione di partito“.

Il Presidente della Regione ha poi ripercorso tutte le tappe dello scontro tra lui e la premier. La vicenda di Caivano “parte dalla nostra manifestazione di Roma. Il vero insulto è stato quello di bloccare 550 sindaci presenti per manifestare contro l’autonomia differenziata e per lo sblocco dei Fondi Sviluppo e Coesione e invitarli ad andare a lavorare” .

“Fuorionda atto di violenza privata”

In merito al presunto attacco sessista che Meloni, nel corso di un’intervista rilasciata a Corriere Tv, ha dichiarato di aver subito, il governatore campano smonta ogni polemica: “Se l’è inventata lei. Nessun sessismo. È il Governo che con i comitati pro-vita negli ambulatori offende la dignità della donna”. Poi un commento sul fuorionda a Montecitorio che lo immortalarono mentre dava della “str**za” alla Meloni: “I fuorionda sono un atto di violenza privata. Quando uscirono fuori quelli su Giambruno, io espressi la mia solidarietà”. De Luca conclude la sua diretta rivolgendosi direttamente alla Presidente del Consiglio: “La invito a un confronto pubblico, dove e quando vuole. E le chiedo quando intende sottoscrivere l’accordo di coesione. Ormai è passato un anno”

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