Aumenti fino al 20% si sono registrati nei prezzi di diversi prodotti ittici. La causa? Il maltempo che ha caratterizzato l’inizio di maggio. Secondo le analisi condotte dalla Borsa merci telematica italiana (Bmti) e riportate dall’ANSA, le avverse condizioni meteorologiche hanno limitato le attività di pesca, influenzando così i listini nei mercati all’ingrosso.
Alici, triglie e non solo: il maltempo taglia la pesca e aumenta i prezzi
Tra i prodotti maggiormente colpiti, troviamo le alici, i cui prezzi hanno subito un’impennata notevole, passando dai soliti 2-3 euro per chilogrammo a 5-7 euro per chilogrammo. Questo aumento è dovuto principalmente alla ridotta quantità di pescato disponibile. La situazione è ulteriormente aggravata dal fermo pesca imposto alle barche volanti del Mar Adriatico.
Le triglie di fango hanno anch’esse visto un incremento dei prezzi fino al 20% rispetto a 12 mesi fa, oscillando tra 7 e 10 euro al chilogrammo, mentre le triglie di scoglio si attestano tra 15 e 20 euro per chilogrammo.
Anche i calamari sono meno disponibili sui mercati all’ingrosso, con un aumento di prezzo di circa il 20% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo ha portato a una maggiore importazione, in particolare dal Marocco e dall’Olanda, e a un conseguente aumento dei prezzi del totano, anch’esso salito del 20% rispetto all’anno precedente, con costi che variano da 12 a 15 euro per chilogrammo.
In risposta a queste fluttuazioni, i consumatori tendono a orientarsi verso prodotti di allevamento, i quali mantengono prezzi stabili. La trota salmonata allevata in Italia è disponibile a circa 5,80 euro per chilogrammo, mentre la spigola di piccole dimensioni si posiziona intorno ai 13 euro per chilogrammo.
Si prevede che un miglioramento delle condizioni meteorologiche possa riportare una certa normalità nelle attività di pesca e, di conseguenza, stabilizzare i prezzi sul mercato.