Con la collaborazione anche di soggetti intermediari, avrebbero convertito in denaro i buoni “18app” del valore di 500 euro ciascuno. Nei guai sono finiti i gestori di una libreria a Ercolano, in provincia di Napoli. Ieri mattina, la Guardia di Finanza della Compagnia di Portici ha eseguito un’ordinanza di misure cautelari personali e reali, confermate dal Tribunale del Riesame di Napoli, nei confronti di 4 soggetti e dei loro beni.
Bonus cultura, convertiti in denaro oltre 6mila voucher in una libreria di Ercolano: 4 nei guai
L’operazione è il prosieguo di quella dello scorso mese di febbraio, in cui 9 indagati furono raggiunti da un’ordinanza di misure cautelari per reati di associazione per delinquere, truffa aggravata ai danni dello Stato e autoriciclaggio, nonché il sequestro di beni, disposto per un valore di circa 3 milioni di euro.
In particolare i provvedimenti di ieri mattina sono stati confermati dalla Corte di Cassazione. Le indagini hanno permesso di individuare diverse conversioni in denaro dei “buoni cultura” e simulazioni nella compravendita di libri, così consentendo agli indagati di richiedere e incassare dal MIC il rimborso dell’intero valore di ciascun “buono”, che è pari a 500 euro.
Danno da 3 milioni di euro
Secondo gli inquirenti, i titolari della libreria avrebbero ottenuto in 4 anni un rimborso pari a 6.400 voucher intestati a beneficiari residenti in tutto il territorio nazionale, cagionando al MIC un danno stimato in circa 3 milioni di euro.
Tre degli indagati sono finiti agli arresti domiciliari, mentre nei confronti del quarto è stato disposto l’obbligo di dimora nel Comune di residenza, in sostituzione della misura detentiva precedentemente applicata dal GIP.