20 settembre 2024

Napoli, dottoressa aggredita e ambulanza bloccata dalle auto in sosta selvaggia

Ancora problemi per il personale sanitario napoletano. Nelle ultime ore sono due le denunce pubbliche fatte dall’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”.

Napoli, dottoressa aggredita e ambulanza bloccata dalle auto in sosta selvaggia

La prima racconta di una dottoressa schiaffeggiata al Vecchio Pellegrini a Napoli. Erano circa le 22:30 quando una paziente 42enne, senza motivo apparente, probabilmente in preda ad una crisi isterica, ha preso a calci e schiaffi la dottoressa di turno che ha avuto una prognosi di 3 giorni. Le forze dell’ordine in queste ore stanno identificando la 42enne.

La seconda denuncia riguarda, invece, una problematica che sta diventano sempre più comune ed allarmante: la sosta selvaggia che ostacola i mezzi di soccorso. Stamattina, verso le ore 6:46, l’ambulanza della postazione 118 del San Gennaro, allertata per un codice rosso, è stata ostacolata dalle auto in divieto di sosta in via San Lorenzo da Brindisi.

Le reazioni

L’equipaggio ha dovuto proseguire il tragitto a piedi con la barella. “Situazione che diventa ogni giorno sempre più ingestibile ed intollerabile – commenta il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, membro della Commissione Sanità -. Fino ad oggi si è stato sin troppo tolleranti con i violenti, gli incivili ed i delinquenti. Si è arrivati così all’anarchia e al caos totali. Non c’è rispetto per nulla, neanche per chi ha come missione quella di salvare la vita altrui”.

“Noi continueremo sempre a manifestare la nostra solidarietà al personale sanitario ma oltre alle parole occorre fare di più. Esigiamo misure di sicurezza: pene dure per i violenti e presidi militari nei pronti soccorso”, aggiunge Borrelli. “Occorre poi fa un discorso a parte per la sosta selvaggia. Chi ostacola il transito dei mezzi di soccorso, anche potenzialmente, va denunciato e punito in maniera esemplare. Non bastano le multe, ora serve il pugno di ferro prima che accadano altre tragedie”, conclude il consigliere regionale.

Post correlati

Torna in alto