20 settembre 2024

Torna l’ora solare, orologi indietro di un’ora dal 30 ottobre. Bocciata l’ipotesi di abolirla

Un’ora di luce in meno. E’ questa la lettura che in molti quest’anno, alle prese con la crisi energetica, daranno del ritorno dell’ora solare. Tra sabato 29 e domenica 30 ottobre 2022, le lancette dell’orologio torneranno indietro di un’ora e farà buio prima.

Torna l’ora solare, lancette indietro di un’ora: avremo meno luce

Il momento clou è alle 3 di notte dell’ultimo weekend ottobre, quando dovremo spostare l’ora alle 2. Se avremo un’ora in meno di luce nel pomeriggio, ne avremo una in più la mattina. L’aggiornamento per molti dispositivi sarà automatico (tablet, pc, smartphone).  Per altri, invece, come orologi da polso o pendoli, sarà necessario intervenire manualmente. L’ora solare resterà in vigore per sei mesi, fino al mese di marzo, quando tornerà l’ora legale.

Questione caro energia: parla il Ministro

Il tema dell’ora solare è particolarmente sentito in queste settimane di crisi energetica e rincari. C’è addirittura chi vorrebbe abolirla, lasciando l’ora legale anche per i mesi autunnali e invernali. Di recente la Società italiana di medicina ambientale (Sima) ha lanciato un appello per adottare l’ora legale in modo permanente e risparmiare sull’energia. “Eliminare il passaggio all’ora solare”, ha spiegato alla stampa il presidente Alessandro Miani, “consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno e, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro paese risparmi sui consumi di energia stimabili in circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio”.

Il caso è arrivato persino sui tavoli del Governo. Il ministro dello sviluppo economico, Roberto Cingolani, ha mostrato le sue perplessità rispetto all’ipotesi dell’abolizione. Con l’ora legale permanente, ha spiegato Cingolani, “non sembra esserci un particolare vantaggio” da un punto di vista energetico, perché quell’ora che si guadagna la sera, molto probabilmente la si perde la mattina” dal momento che ci si sveglia col buio, “quindi alla fine il vantaggio medio non è altissimo”. In più, ha aggiunto, “se non ci si muove unanimemente ci sono dei problemi non da poco sul fatto che cambiano gli orari al confine”.

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