Con coraggio denunciarono il racket al Rione Monte Rosa. Una denuncia che portĆ² all’arresto degli estorsori del clan di Scampia. Ma le minacce ai coniugi imprenditori, Lucia e Angelo Aprea, non si sono mai fermate.
Napoli, coppia di imprenditori denunciĆ² il racket: rotti i vetri del panificio
Come racconta Il Mattino ieri mattina, all’orario di apertura della panetteria, c’era una brutta sorpresa ad attenderli: le vetrate interne dell’attivitĆ commerciale erano state rotte nella notte.Ā Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di Scampia e quelli della Scientifica per i rilievi. La coppia ĆØ stata poi accompagnata dai poliziotti a sporgere di nuovo denuncia.
Lucia e Angelo non hanno dubbi su chi possa essere stato a compiere quel gesto: secondo loro, c’ĆØ lo zampino della camorra. Un ulteriore segnale per intimorire la coppia di imprenditori che non ha mai taciuto sull’imposizione del pizzo.
Tra l’altro, appena una settimana fa, Lucia era andata a testimoniare contro coloro che lāavevano aggredita dopo le denunce fatte. Una ipotesi, questa, che potrebbe essere alla base del raid di ieri mattina. Intanto, perĆ², nessuno – nĆ© i residenti nĆ© gli esercenti dei negozi adiacenti al panificio – ha espresso solidarietĆ alla coppia. “Qui sono tutti omertosi – spiegano – e non ci hanno mai perdonato per la nostra scelta, quella di denunciare”.
Non tutti, perĆ², sono rimasti in silenzio. Ciro Corona, da anni attivo a Scampia con l’associazione Resistenza Anticamorra, ha espresso vicinanza a Lucia e Angelo Aprea. “Siamo di fronte allāennesimo atto intimidatorio e punitivo. Un atto contro chi ha rotto un sistema basato sullāomertĆ ”, ha detto.