20 settembre 2024

Cesara Buonamici rapinata a Firenze: 25 anni di carcere alla banda napoletana

Si è celebrato ieri il processo a carico di 5 persone accusate, a vario titolo, di rapina pluriaggravata. La notizia fece il giro d’Italia, perché la vittima era Cesara Buonamici, conduttrice del Tg5 e tra i volti più noti dell’informazione italiana.

Cesara Buonamici rapinata a Firenze: 25 anni di carcere alla banda napoletana

Lo scorso 24 aprile, la giornalista e il marito furono rapinati a Firenze da una banda di rapina Rolex. Poche settimane dopo, i malviventi, tutti di Napoli, furono arrestati.

Il pm del Tribunale di Firenze, la dottoressa Christine Von Borries, aveva chiesto sei anni di carcere con la recidiva per Fausto De Laurenzio e Gennaro Gennarelli. Cinque anni e 4 mesi con recidiva per Carmine Esposito e quattro anni reclusione per Carlo Innocenti e Gabriele Puglisi. Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Firenze, la dottoressa Silvia Romeo, ha invece condannato De Laurezio (difeso dall’avvocato Claudia Franchi del Foro di Napoli) e Gennaro Gennerali (difeso dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli nord) a 5 anni e 2 mesi di reclusione.

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Stessa condanna anche per Carmine Esposito (difeso dell’avvocato Luca Gagliano del Foro di Napoli). Quattro anni e dieci mesi di carcere per Carlo Innocenti (difeso dall’avvocato Annalisa Recano del Foro di Napoli) e tre anni e 6 mesi di reclusione per Gabriel Puglisi (difeso dell’avvocato Mirella Baldiscini del Foro di Napoli nord).

In aula era presente anche Joshua Kalman, futuro marito della mezzobusto del Tg5, con il proprio difensore Neri Pinucci del Foro di Firenze, i quali, costituiti parte civile, hanno chiesto un risarcimento di 221.900 euro.

La ricostruzione

La banda di rapinatori partì da Napoli con un furgone a noleggio, a bordo del quale era stato trasportato lo scooter usato per il raid. Con minacce e violenza riuscirono a strappare gli orologi di pregio alla Buonamici e al consorte, ma anche altri preziosi e bracciali indossati. Tra la refurtiva un Patek Philip di circa 60mila euro, zaffiri da 16mila euro e brillante solitario da 50mila.

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