20 settembre 2024

Belgio, auto piomba sulla folla: tra i morti ci sono 3 campani

Tra le vittime in Belgio, dove ieri un’auto ha travolto la folla che si trovava a Strepy-Bracquegnies, ci sono tre italiani originari di Volturara Irpina, in provincia di Avellino.

Strage in Belgio, 3 campani morti

Si chiamano Michelina Imperiale, Mario Cascarano e Salvatore Imperiale. I tre stavano assistendo al raduno delle maschere del Carnevale insieme a oltre duecento persone, quando una grossa Bmw nera  – per motivi ancora da chiarire – è piombata sulla folla, provocando 6 vittime e decine di feriti.

Michelina e Mario, marito e moglie, entrambi cinquantenni, e Salvatore Imperiale, fratello di Michelina, erano emigrati molti anni fa in Belgio ma non avevano mai reciso i legami con la terra di origine.

Il cordoglio della sindaca

Comune di Volturara Irpina, dopo aver appreso la tragica notizia, ha espresso cordoglio alla famiglia. “Il Sindaco, l’amministrazione comunale e la comunità tutta si stringono al dolore delle famiglie dei nostri cari concittadini Michelina Imperiale e suo marito Mario, e Salvatore Imperiale, deceduti questa mattina in Belgio, a seguito dell’assurda tragedia verificatasi presso un villaggio di La Louvière”, ha fatto sapere Nadia Manganaro, sindaca del paesino.

Le altre vittime

Le altre persone che hanno perso la vita nel drammatico incidente sono Fredric D’Andrea, Fred Cicero, Laure Gara, Mario Cascarano. Tutti belgi, anche se i loro cognomi evocano origini italiane. Non è escluso che le vittime avessero doppia cittadinanza. Italo-belgi sarebbero anche due feriti, tra i quali l’assessore di La Louvière Antonio Gava, che ha riportato la frattura a un piede e una distorsione del ginocchio.

Ieri sono state fermate due persone di La Louvière di 32 e 34 anni. Al conducente Paolo F., secondo le indiscrezioni della stampa locale, sarebbero stati fatti dei test tossicologici. Con lui c’era il cugino Nino N. “Allo stato attuale delle indagini, la pista terroristica non è privilegiata”, ha affermato il sostituto procuratore di Mons Damien Verheyen. Al momento non è chiaro se sia stato un gesto volontario o meno. Procedono a pieno ritmo le indagini per ricostruire quanto è accaduto e accertare se il conducente abbia agito sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o se fosse lucido quando ha travolto il corteo.

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