20 settembre 2024

Allarme Champagne Moet & Chandon: bottiglie contaminate. 1 morto e 11 ricoverati

MDMA, o meglio conosciuta come Ecstasy nelle bottiglie del noto champagne Moet&Chandon Imperial Ice, 1 morto e 11 ricoverati. È apparso da poco il comunicato ufficiale sul sito del Ministero della Salute nella sezione dedicata ai richiami alimentari relativo ad 11 casi di intossicazioni, e un decesso, avvenuti nei Paesi Bassi e in Germania, a seguito del consumo di una bottiglia di champagne da 3 litri del marchio “Moët & Chandon Imperial Ice”.  Secondo una prima analisi le bottiglie del lotto “LAJ7QAB6780004” sarebbero contaminate con della droga.

Moet&Chandon, bottiglie contaminate

Il tutto sarebbe partito il 13 febbraio scorso in un bar in Germania, dove un gruppo di ragazzi voleva festeggiare la fine dell’obbligo di chiusura dei locali decidendo di stappare una bottiglia del noto marchio francese.

Appena bevono un bicchiere si accorgono che le bollicine hanno un gusto orribile e immediatamente dopo, iniziano a lamentare crampi molto violenti. Uno di loro, un uomo di ha la peggio e muore la notte stessa.

Un’altra bottiglia uguale è stata trovata nei Paesi Bassi, dove 4 persone che ne avevano bevuto il contenuto hanno dovuto essere ricoverate in ospedale. Le indagini hanno poi permesso di identificare altri casi analoghi.

Come riconoscere una bottiglia contaminata

Secondo le primissime informazioni i tappi di queste bottiglie sarebbero state manipolate e riempite con puro MDMA liquido. Inoltre lo Champagne che conterrebbe MDMA liquido non farebbe bollicine perchè non conteneva anidride carbonica, avrebbe un colore bruno rossastro, che si scurisce nel tempo, avrebbe un odore aromatico-fruttato, sebbene questo non era simile allo champagne.

Al momento in Italia non sono stati segnalati casi di intossicazione da ecstasy correlabili al consumo dello champagne.

Gli esperti raccomandano di restare comunque in guardia. Una dose piccolissima del liquido contenuto nelle bottiglie può causare gravi danni alla salute, “basta intingere la punta del dito e assaggiare quanto vi rimane sopra, senza ingerire nulla, per andare incontro a seri problemi, berne un piccolo sorso può essere fatale”.

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