20 settembre 2024

Claudio Mandia muore a New York: ipotesi suicidio. Era stato in isolamento per tre giorni

Claudio Mandia è deceduto a New York poco prima di compiere 18 anni. Sulla sua scomparsa, aleggia un velo di mistero ma, stanto alle ultime supposizioni, il giovane potrebbe essersi suicidato. A spingerlo a compiere il fatale gesto, la minaccia di essere espulso e la sospensione per tre giorni dal college, costretto a stare in isolamento. Vediamo cosa è successo.

Claudio Mandia muore a New York a quasi 18 anni

Secondo quanto riportano il Corriere della Sera e la Repubblica, il ragazzo era stato obbligato a rimanere in isolamento per tre giorni dopo che gli era stato contestato di aver copiato in un compito propedeutico all’esame di maturità, che doveva sostenere la prossima estate.

Claudio Mandia era stato minacciato anche di essere espulso dal campus. I genitori hanno accusato l’accademia di aver riservato al figlio “un trattamento inimmaginabile all’interno del campus” e hanno annunciato l’intenzione di intraprendere “azioni appropriate”.

Da parte dell’istituto, c’è l’intenzione di collaborare allo svolgimento delle indagini, motivando che “la sicurezza della nostra comunità scolastica è sempre in cima alle nostre priorità”.

Le ipotesi sul decesso di Claudio

Nelle prossime ore potrebbero esserci comunicazioni da parte dei detective del locale commissariato, che indagano sulla vicenda. Sono stati ascoltati anche i compagni di Claudio per avere una versione più completa di quanto accaduto.

Intanto, sono molte le ipotesi formulate nelle ultime ore, riportate quindi dai media: un gioco estremo, una festa finita male, una violenza di gruppo e ora le indiscrezioni relative alla pista del suicidio.

Chi era Claudio Mandia

Claudio Mandia era un ragazzo di origini salernitane, 17enne, recatosi a New York per studiare in un prestigioso istituto, la Ef Academy, e per seguire il suo sogno di diventare un manager. Purtroppo, è stato trovato morto alla vigilia del suo compleanno nella sua stanza del college: il ragazzo era stato obbligato a rimanere in isolamento per tre giorni con l’accusa di aver copiato un compito propedeutico all’esame di maturità che doveva sostenere la prossima estate.

Era stato pure minacciato di essere espulso: questo non gli avrebbe consentito di raggiungere il suo sogno, ossia ottenere il diploma che poi lo avrebbe incanalato nel mondo lavorativo da lui sempre sognato.

Tutto questo starebbe aprendo la pista anche all’ipotesi di suicidio. I genitori del 17enne, in un comunicato condiviso dai loro legali, hanno intanto accusato il college di aver riservato al figlio “un trattamento inimmaginabile all’interno del campus” e hanno annunciato l’intenzione di prendere “azioni appropriate”.

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