La Calabria e soprattutto il Crotonese è stato colpito ieri da un violento nubifragio, dove un centinaio di famiglie sono ancora sfollate e ospitate in strutture turistiche. La situazione è ancora critica e continua a piovere, anche se meno intensamente di ieri.
Così è partita la “colonna mobile” della Campania in soccorso delle popolazioni colpite dall’alluvione a Crotone.
Dieci squadre, composte da oltre 40 volontari, e dotate di moduli idrogeologici (completi di idrovore) si sono messe in moto da Napoli, Avellino, Caserta e Salerno. La macchina dei soccorsi della Protezione civile della nostra regione in supporto della Calabria è pienamente attiva.
Nubifragio a Crotone
A preoccupare maggiormente è l’ingrossamento del fiume Esaro, tenuto costantemente sotto controllo dai tecnici. Si tratta del corso d’acqua che attraversa alcuni quartieri popolari del capoluogo Crotone, come Fondo Gesù e San Francesco, dove nell’alluvione del 1996, che provocò anche sei vittime, si verificarono i danni.
Le precipitazioni hanno ingrossato tutti i corsi d’acqua già al limite dello straripamento. Le vie di alcune zone della città , che si trovano al di sotto del livello del mare come il quartiere Marinella, sono diventate ieri dei fiumi di acqua, con fango e detriti che hanno letteralmente sommerso tutte le auto in sosta ed allagato garage e magazzini.